Nel 2025, la questione delle ali flessibili torna al centro delle polemiche in Formula 1, con Red Bull che accusa Ferrari e McLaren di sfruttare soluzioni aerodinamiche al limite del regolamento. Pierre Wache, direttore tecnico della Red Bull, ha dichiarato che le due squadre utilizzerebbero ancora un sistema noto come mini-DRS, che riduce la resistenza aerodinamica senza l’attivazione ufficiale del DRS. Questa polemica ha radici nel 2024, quando la FIA aveva già indagato il sistema di ala posteriore della McLaren.
Il problema delle ali flessibili
Le ali delle monoposto si flettono naturalmente sotto carico aerodinamico, ma il regolamento impone limiti per evitare vantaggi prestazionali eccessivi. Le accuse di Red Bull suggeriscono che Ferrari e McLaren abbiano trovato un modo per aumentare la velocità massima sfruttando questa flessibilità in modo non conforme. In risposta, la FIA ha annunciato test più severi dal GP di Spagna, per impedire ulteriori aggiramenti delle regole.
Una strategia per distrarre?
Molti esperti ritengono che le accuse di Red Bull siano un modo per distogliere l’attenzione dai problemi della nuova RB21. La monoposto ha deluso nei test invernali, risultando la quarta forza dietro McLaren, Ferrari e Mercedes. Ha completato solo 304 giri, il numero più basso tra tutte le squadre, soffrendo problemi di affidabilità e di assetto. Solo nell’ultima giornata Max Verstappen ha ottenuto un buon tempo, ma le prestazioni restano incerte.
Il gioco psicologico della F1
Non è la prima volta che una squadra usa le polemiche per mettere pressione sui rivali. Ironia della sorte, Red Bull stessa era stata accusata di ali flessibili durante la sua era di dominio tra 2010 e 2013. La vera risposta arriverà quando la FIA introdurrà i nuovi test e le prestazioni in gara dimostreranno chi sta davvero rispettando le regole.
La stagione 2025 si preannuncia infuocata, con battaglie sia in pista che nel paddock, tra giochi politici e tensioni tecniche.